Con le festività alle porte, l'ultima cosa nella mente di tutti sono i disastri naturali. Ma poiché i più grandi giorni di shopping dell'anno ci circondano è importante capire come, le catene di approvvigionamento su cui facciamo tanto affidamento, siano vulnerabili e possano essere interrotte bruscamente da particolari condizioni meteorologiche avverse in qualsiasi momento.
L'impatto che una catastrofe naturale o un maltempo possono avere su una catena di approvvigionamento infatti non solo è imprevedibile ma spesso i suoi effetti possono ripercuotersi pesantemente sul mercato e perdurare anche a lungo nel tempo.
Per quanto una catena di approvvigionamento possa essere solida è sufficiente che anche un singolo anello che la compone venga interrotto per determinarne il suo intero collasso.
Sebbene molti magazzini sono in qualche modo fortificati contro le catastrofi naturali, cosa succede se tutte le misure preventive poi in caso di necessità non dovessero poi rivelarsi sufficienti? Cosa accadrebbe se le materie prime vengono danneggiate o rovinate irreparabilmente?
Molte aziende si sono ritrovate nel corso degli anni costrette a chiudere a causa di catastrofi naturali mentre altre non si sono più riprese.
Questo perché anche quando il magazzino non è vicino all'occhio del ciclone la catena di approvvigionamento può comunque essere interrotta. Ne è stato un esempio lampante il terremoto e tsunami che nel 2011 in Giappone fece letteralmente tremare le catene di approvvigionamento di tutto il mondo.
Non solo un disastro naturale può interrompere il flusso di parti e materie prime nella catena di approvvigionamento, ma può anche aumentare i prezzi per il movimento dei materiali. Si pensi ad esempio quanto uno stato di emergenza possa far aumentare i prezzi del gas e conseguentemente il prezzo di determinati prodotti.
Dunque, cosa possiamo fare per proteggere la catena di approvvigionamento dai rischi che può comportare una calamità naturale? La parte più importante della protezione della catena di approvvigionamento è la visibilità completa di tutta la catena. Non si può prevedere in che modo un disastro naturale avrà un impatto sulla catena di approvvigionamento e, in definitiva, sulla tua attività, ma si può essere in grado di esaminare tutti gli aspetti della catena ed essere preparati al meglio qualsiasi cosa accada.
Sapere da dove provengono le tue materie prime o parti può aiutarti ad essere meglio organizzato alla situazione locale e a mitigare i rischi che circondano la catena di approvvigionamento. Puoi anche pianificare un afflusso o una diminuzione della domanda a causa di eventuali condizioni meteorologiche estreme. Se sei un fornitore di necessità potresti a fronte di un disastro naturale avere una domanda di prodotti molto più elevata e al tempo stesso se sei un fornitore di articoli non di prima necessità potresti al contrario riscontrare una forte riduzione della domanda. In entrambi i casi le aziende non preparate potrebbero rimanere da questa tipologia di eventi completamente paralizzate.
La creazione di un piano di backup in caso di interruzione della catena di approvvigionamento è la chiave per essere preparati in caso di calamità naturale.
Anche senza una minaccia reale di calamità naturale è importante in ogni caso disporre di un fornitore di backup nel caso in cui la catena di approvvigionamento venga minacciata.
Nel caso di un'interruzione totale della catena di approvvigionamento, Inbound Logistics suggerisce di avere riguardo dei propri partner, non solo per dargli conto di una potenziale interruzione della catena di approvvigionamento, ma soprattutto come chiave di supporto e assistenza in caso di necessità.
Mentre è facile considerare la gestione del rischio solo a fronte di una necessità reale e in situazione di emergenza, un disastro è un qualcosa che un'azienda dovrebbe pianificare molto prima. Proteggi la tua catena di fornitura ora, e non quando potrebbe essere troppo tardi!
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